Se siete incinta o avete già avuto un bambino forse saprete dell’esistenza del tappo mucoso, uno strato di muco che si forma all’interno del collo dell’utero.
Laperdita del tappo mucoso è un evento naturale e fisiologico nelle donne incinta; tale secrezione che ha delle peculiarità da conoscere (e da riconoscere) per non spaventarsi quando capita questa evenienza del tutto normale. Vediamo di più.
Tappo mucoso: come riconoscerlo?
La perdita del tappo mucoso è un’evenienza perfettamente naturale in gravidanza: esattamente come la placenta (anche se con funzioni diverse) il tappo mucoso è un elemento che è utile durante tutto il corso della gestazione.
Si tratta di un piccolo pezzetto di muco, secreto dalle ghiandole della cervice, che inizia a formarsi all’interno del collo dell’uterodopo il concepimento.
È importanteconoscere (e riconoscere) le caratteristiche del tappo mucoso, un argomento non troppo noto e che potrebbe far sorgere dubbi legittimi nelle future mamme.
Il tappo mucoso svolge, essenzialmente, due funzioni principali:
- Protezione: questa sostanza gelatinosa si crea in prossimità del collo dell’utero e ha la funzione di proteggere la borsa amniocoriale e il feto dall’ambiente esterno; si tratta di un “sigillo” che non consente agli agenti esterni di entrare nell’utero(scongiurando così il rischio di infezioni al feto).
- Continenza: la chiusura della cavità dell’utero all’ingresso del canale cervicale crea una barriera protettiva per il feto e per la placenta durante tutti i 9 mesi di gestazione. Questo impedisce un collegamento tra la vagina e la parte interna dell’utero. Proprio per questa funzione di sigillo, le caratteristiche del tappo mucoso sono quelle di vischiosità e densità.
Lecaratteristiche del tappo mucoso sono la consistenza gelatinosa (che può essere più spessa oppure più liquida e filamentosa) e il fatto di essere inodore.
L’aspetto non è il medesimo per tutte le donne incinte, infatti può essere accompagnato da perdite vaginali chiare o trasparenti e, in alcuni casi, può essere caratterizzato da striature di sangue.
Se le tracce di sangue sono lievi, ciò non deve essere motivo di allarme nella donna, poiché si tratta di un cambiamento fisiologico della cervice uterina del tutto normale.
Quando si perde il tappo mucoso
Prima di capire quando il tappo mucoso cessa la propria funzione e si assiste alla perdita del tappo mucoso, occorre conoscere in quale momento esso viene creato dall'organismo.
Il tappo mucoso si forma nelle prime fasi della gestazione (in genere entro la settima settimana di gravidanza) e serve a proteggere il feto dagli agenti esterni che possono essere un pericolo per il feto.
Una delle domande tipiche della futura mamma in concomitanza di questo evento è: “la perdita tappo mucoso corrisponde all’inizio del travaglio?”. Non proprio: la perdita del tappo mucoso avviene quando l’utero inizia a prepararsi al travaglio, ma non significa che il travaglio inizi subito dopo, anzi, possono trascorrere diverse ore, ma anche alcuni giorni (fino a due settimane) prima che il travaglio inizi.
Dunque, la perdita del tappo mucoso non costituisce un segnale di travaglio attivo; tuttavia può essere associata a tutta quella serie di cambiamenti (chiamati segnali prodromici) che avvengono nella donna durante l’ultima parte della gravidanza e che porteranno, a distanza di un tempo relativamente breve, al travaglio e alla nascita del bambino.
Nel periodo finale della gravidanza, infatti, il collo dell’utero e la cervice uterina si accorciano e si dilatano, al fine di consentire il passaggio del bambino per la nascita. Tali movimenti sollecitano il collo dell’utero, il quale risponde con il distacco del tappo mucoso.
Questo cambiamento fisiologico al collo dell'utero provoca, dunque, la perdita di sostegno al tappo mucoso, che si distacca, determinando la perdita gelatinosa, che può essere repentina, oppure diluita nel tempo.
Tale attività di dilatazione, dunque, è del tutto normale e necessaria al fine del parto, ma può comportare la rottura di capillari e, quindi, la comparsa di striature di sangue. Non sempre ciò avviene, ma qualora si notassero delle piccole macchie di sangue, ciò non deve destare alcuna preoccupazione particolare.
Di preciso, il distacco del tappo può avvenire diversi giorni prima dell’inizio del travaglio (ma mai prima della trentasettesima settimana di gravidanza); se la perdita dovesse verificarsi prima di questa data, è bene avvisare il proprio ginecologo per assicurarsi che non sia un segno di travaglio precoce o di eventuali complicazioni.
Il ginecologo darà indicazioni su eventuali esami diagnostici da eseguire.
La perdita del tappo può altresì avvenire in concomitanza con una visita ginecologica o a seguito di un rapporto sessuale (in quest’ultimo caso possono verificarsi anche perdite ematiche).
Può essere rassicurante sapere che la perdita del tappo mucoso, sia che essa avvenga in un'unica volta o in modo frazionato, è assolutamente indolore e, anche per questo, può passare inosservata (nel caso in cui, ad esempio, si verifichi mentre si è al bagno).
Tappo mucoso: colore giallo e bianco
Il colore normale del tappo mucoso varia dal bianco lattiginoso al limpido e leggermente giallo; il suo aspetto è gelatinoso e molto più abbondante delle normali perdite e, a volte, accompagnato da striature rosse (piccole perdite ematiche).
Inoltre, è importante non confondere la perdita del tappo mucoso con le tipiche perdite vaginali che avvengono nel corso della gravidanza.
Le perdite della gestazione hanno, in genere, colore bianco o giallo chiaro ed una consistenza abbastanza liquida; il tappo mucoso è più denso, filamentoso e gelatinoso e si può distinguere più facilmente qualora il distacco sia più consistente(essa infatti può avvenire in un unico episodio o man mano nei giorni che precedono il travaglio e il parto).
La differenza consiste, principalmente, nella quantità: se il tappo viene perso tutto insieme ce ne si accorge più rapidamente, poiché è evidente che si tratta proprio del tappo mucoso. Se invece servono più giorni affinché il tappo si distacchi completamente, possono manifestarsi goccioline sugli slip o sulla carta igienica (come delle piccole perdite normali). In quest’ultimo caso è possibile che alcune donne non si accorgano affatto della perdita del tappo mucoso, poiché si distacca in minima parte e viene disciolto in modo lieve tra le perdite vaginali tipiche di questo periodo.
Ma per quale motivo alcune donne perdono il tappo mucoso interamente e altre in modo frazionato? La risposta sta nelle dimensioni enelladensità del muco cervicale che costituisce il tappo mucoso, caratteristiche che possono variare sensibilmente da donna a donna.
Perdita del tappo mucoso: cosa fare?
Come si è visto, la perdita del tappo mucoso avviene nelle ultime fasi della gravidanza, quando ogni cambiamento determina una maggiore attenzione da parte della donna. La caduta, anche se non deve allarmare, è un segnale ben preciso, che indica l’approssimarsi del giorno del parto.
Tuttavia, non è la caduta del tappo mucoso che deve indicare la necessità di recarsi in ospedale, quanto la rottura delle acque, successiva alla perdita del tappo mucoso. Infatti, se si perde il tappo mucoso non è necessario fare nulla di particolare.
Quando si verifica la perdita del tappo mucoso, quindi, è necessario mantenere la calma e proseguire con la propria routine quotidiana, in attesa che si avvii l’inizio del travaglio vero e proprio. La perdita del tappo mucoso non sortisce alcun tipo di effetto collaterale né vi sono ripercussioni sulla gravidanza o sulla futura mamma.
Se, invece, assieme alla perdita del tappo mucoso si verifica un aumento delle perdite (e in particolare se queste sono maleodoranti o di colore giallastro) è possibile che sia in corso un’infezione, edè opportuno avvisare il ginecologo con tempestività per monitorare la situazione.
FAQs
Cosa fare in caso di perdita del tappo mucoso? ›
La perdita del tappo mucoso è un episodio normale che non deve allarmare. Tuttavia, se in qualunque momento della gravidanza dovessi avvertire contrazioni o notare perdite di sangue, contatta il ginecologo o l'ostetrica.
Come capire se si sta perdendo il tappo? ›Si presenta come una sostanza gelatinosa e mucosa dal colore trasparente, talvolta striata di rosa o di marrone”, spiega l'ostetrica. “Le perdite in gravidanza richiamano sempre la nostra attenzione, ma il tappo mucoso - anche quando striato di sangue - è un segnale totalmente fisiologico, che non deve allarmare.
Quando si capisce che manca poco al parto? ›- Le contrazioni.
- I dolori e la stanchezza.
- La diarrea.
- La perdita del tappo mucoso.
- La pancia più bassa.
- La rottura delle acque.
Il tappo mucoso durante la gravidanza:
Il tappo mucoso è una sostanza chiamata “muco” che si forma all'interno del collo dell'utero o cervice uterina: appare come un liquido denso, vischioso, gelatinoso, di colore giallastro ed abbondante. Le caratteristiche del tappo mucoso possono essere diverse da donna a donna.
Quando il bebè inizia a premere con la testolina, il collo dell'utero inizia a dilatarsi ed è possibile che il tappo mucoso scivoli via, tutto insieme o un poco alla volta. A partire da questo momento, possono trascorrere anche vari giorni (7-10) prima che nasca il bambino.
Quanto tempo prima del parto si perde il tappo mucoso? ›La perdita del tappo mucoso avviene generalmente a ridosso del termine della gravidanza o comunque a partire dalla 36^ settimana di gestazione. Come anticipato, ciò può avvenire durante i prodromi di travaglio o durante il travaglio stesso, ma talvolta anche diversi giorni prima.
Cosa succede dopo aver perso il tappo? ›Pertanto, la perdita del tappo mucoso contribuisce a capire che il momento del parto è ormai prossimo: a volte, può significare che il travaglio inizierà di lì a breve; in altri casi, invece, possono trascorrere alcune settimane prima della nascita del bambino.
Come faccio a sapere se sono dilatata? ›Quando il collo uterino (cervice) comincia ad allargarsi il muco viene spinto in vagina e tu vedrai fuoriuscire delle perdite gelatinose e capirai che il collo uterino ha cominciato a dilatarsi. I'aspetto del tappo mucoso può essere chiaro, rosa o leggermente striato di sangue.
Quando si perde il tappo bisogna andare in ospedale? ›La sola perdita del tappo mucoso, non necessita di controllo in ospedale.
Quando ci sono le contrazioni il bambino si muove? ›Nella 37° settimana di gravidanza, le contrazioni uterine preparatorie e il falso travaglio di solito portano a uno spostamento della piccola testa del feto verso la parte inferiore del tuo bacino, che è la posizione ideale per la nascita.
Dove si sentono le contrazioni? ›
Partono dal fondo dell'utero e si propagano verso il basso, verso il pube: sono le contrazioni, un fenomeno fisiologico che si presenta durante la gravidanza e che consiste nell'accorciamento brusco della fibra muscolare.
Cosa fare per aiutare la dilatazione? ›Impacchi caldi sul seno: anche questi potrebbero far produrre al corpo ossitocina. In alternativa va bene un getto di acqua molto calda. Acupressione: alcuni punti del corpo, se pressati con le dita, potrebbero dare il via alle contrazioni. Meglio rivolgersi ad un esperto che saprà dove e come intervenire.
Quando inizia la dilatazione? ›1. La dilatazione. I primi segnali della dilatazione arrivano in fase prodromica, quando perdi il tappo mucoso. È uno stato che dura dalle 4 alle 6 ore: il collo dell'utero si accorcia e passa da una dilatazione di 2-3 centimetri fino ad arrivare a 5 centimetri.
Come iniziano le contrazioni? ›Quando si verifica una contrazione l'utero prima si restringe e poi si rilassa, restituendo la sensazione di un dolore mestruale più forte del solito; spesso l'evento si può avvertire anche dall'esterno, perché la pancia si indurisce al tatto.
Come si fa a capire se si sono rotte le acque? ›Come riconoscere la rottura delle acque? Solitamente questo fenomeno si manifesta in modo abbastanza inequivocabile con la fuoriuscita improvvisa di un liquido caldo dai genitali. Di solito il liquido si presenta incolore e inodore e naturalmente la sua fuoriuscita non può essere controllata.
Quanto tempo prima iniziano le contrazioni preparatorie? ›Le contrazioni preparatorie sono degli spasmi isolati e non ritmici della muscolatura uterina, che possono essere avvertiti già dal 5° o 6° mese di gravidanza.
Quante spinte ci vogliono per partorire? ›"In genere, in una o due spinte l'utero espelle la placenta e mentre ne viene controllata l' integrità, se serve, alla mamma vengono applicati punti di sutura", conclude Silvana Cappellaro.
Perché le contrazioni arrivano la sera? ›Non si tratta di un caso. Entrambi i fenomeni dipendono dalla maggiore produzione di ossitocina, che è un ormone notturno: è più probabile, quindi, che si attivi quando la futura mamma è rilassata: la sera, la notte, o la mattina presto.
Come fare per avere un parto veloce? ›Cosa aiuta a stimolare il travaglio? Si dice che fare le scale sia uno dei metodi naturali disponibili per stimolare il parto naturale. Più in generale, però, il consiglio è quello di tenersi sempre in movimento, possibilmente ogni giorno, durante tutta la gravidanza e non solo nella fase di preparazione al parto.
Che succede al feto se la mamma piange? ›La scienza ha dimostrato che già a partire dal terzo mese il piccolo nella pancia è perfettamente in grado di percepire suoni, rumori esterni e le emozioni che la mamma vive in quel momento. È stato provato, infatti, che se la mamma si sente felice anche il piccolo avverte un sentimento di gioia.
Cosa si prova quando si sta per partorire? ›
Il dolore del parto
Stadio dilatante: il dolore è simile a quello mestruale, di natura viscerale, profondo, diffuso e torpido, non ben localizzato, intorno all'ombelico e nella bassa schiena. E' dovuto alla dilatazione della cervice e alle contrazioni uterine.
Ossitocina. L'ossitocina è una sostanza ormonale prodotta dall'ipofisi. Il suo ruolo nel meccanismo del parto è quello di provocare le contrazioni dell'utero sia nel travaglio che nel secondamento.
Perché non toccare la pancia in gravidanza? ›Il massaggio non è mai stato implicato, in modo esplicito, legalmente o scientificamente tra le cause di aborto spontaneo. Nella maggioranza dei casi, l'aborto spontaneo si verifica perché il feto è non vitale. Toccare l'addome, a meno che non sia intenzionalmente dannoso, non fa male al bambino o alla madre.
Come partorire senza dolore? ›La tecnica peridurale risulta essere, in assenza di controindicazioni, il metodo più efficace e sicuro per partorire senza dolore. Tuttavia, come per tutti gli atti medici, può comportare inconvenienti; effetti collaterali, rari, e complicanze.
Come si muove il bambino prima del travaglio? ›Che movimenti dovrebbe fare il bambino nelle ultime settimane prima del parto? "Non ci sono indicazioni particolari. Il feto non risulta alla madre più agitato del solito. Dando per assodato che tutto vada bene, la testolina sarà già rivolta verso il basso.
Cosa si sente prima che si rompono le acque? ›Quando si perdono le acque, di solito una donna se ne accorge: la sensazione classica è quella di una tazza d'acqua che si versa sugli slip, in una quantità tale da inzuppare un assorbente e richiedere cambi frequenti di assorbenti.
Cosa fa Rompere le acque? ›Si parla di una rottura delle acque (o amnioressi) precoce quando il sacco amniotico si rompe molto prima della data prevista per il parto. Ciò accade a una donna incinta su cinque. La causa può essere un'infezione vaginale; ma anche troppo liquido amniotico o in caso di gemelli.
Quanto tempo posso stare con le acque rotte? ›Dopo la rottura delle membrane, se la donna è a termine le contrazioni iniziano di solito nel giro di 24 ore, ma possono impiegare anche 4 o più giorni se la rottura avviene tra le 32 e le 34 settimane di gravidanza.
Come capire se si hanno contrazioni? ›Le contrazioni del travaglio si riconoscono perché sono regolari, dolorose e durano più di 30 secondi. Si susseguono a intervalli di tempo di 10 minuti circa per poi farsi sempre più frequenti e via via più intense.
Qual è il dolore delle contrazioni? ›Quando si verifica una contrazione l'utero prima si restringe e poi si rilassa, restituendo la sensazione di un dolore mestruale più forte del solito; spesso l'evento si può avvertire anche dall'esterno, perché la pancia si indurisce al tatto.
Come dormire con le contrazioni? ›
«Una buona posizione può essere quella di mettersi a cavalcioni della sedia, appoggiate con il busto allo schienale, in modo da avere le gambe sostenute; spesso poi le future mamme si mettono sdraiate su un fianco, alzando una gamba; oppure semi-carponi appoggiate alla sponda di un letto o al divano, inclinate in ...
Come cominciano i dolori del parto? ›Quando pensi che il tuo “vero” travaglio sia iniziato comincia a controllare la durata delle contrazioni. Le contrazioni iniziano lievi, non molto dolorose, generalmente partono ogni 15 – 20 minuti e durano da 60 a 90 secondi. Poi le contrazioni diventano più regolari sino ad avere un intervallo di 5 minuti.
Come indurre il parto a casa? ›- Stimolazione dei capezzoli: in queso modo l'organismo rilascia ossitocina, responsabile delle contrazioni.
- Bagno caldo: la temperatura dell'acqua deve essere tra 37 e 38 gradi. ...
- Impacchi caldi sul seno: anche questi potrebbero far produrre al corpo ossitocina.
A differenza delle contrazioni del travaglio, non sono ravvicinate, non aumentano in intensità col passare del tempo e, in genere, non causano particolare dolore alla futura mamma, ma solo un po' di fastidio.
Cosa vuol dire se il bambino si muove tanto? ›Motivi per cui senti il tuo bambino muoversi molto
-Il bambino ha bisogno di esercizio anche quando è nel grembo materno, il movimento favorisce lo sviluppo delle articolazioni e delle ossa. -Hai mangiato di recente: i bambini sono di solito più attivi quando le mamme hanno mangiato e lo stomaco è pieno.